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100 anni di Pattipiccolo

La storia di un vino, di una cantina o, più precisamente, di un buon calice consumato a tavola, non è quasi mai un evento riconducibile a fatti univoci o lineari. È, invece, un intreccio, una combinazione di momenti nati in tempi lontani, nei quali si fondono persone, carattere, famiglie, valori, sapori, memoria e scommesse economiche. La vigna legge i pensieri di chi la lavora entrando in simbiosi con uomini e terra, e creando quella che molti riescono a descrivere solo come una “magia”.

Andrea e Sarah Vesco celebrano oggi la Tenuta di Pattipiccolo, uno dei pilastri di Azienda Agricola Rallo, un polmone verde dove viti, ulivi e bosco convivono felicemente. La famiglia la possiede da 100 anni, esattamente dall’8 maggio del 1920. Fu Don Benedetto Vesco ad acquistarla e a trasformarla verso la produzione di vini bianchi di qualità ottenuti da uve Catarratto – come le etichette Beleda e AV01 – uve Insolia, o dalla più rara e pregiata uva Zibibbo, e olio extravergine. Fu un acquisto precedente al tuffo nell’avventura della cantina “Rallo”, avvenuto nel 1997 e, di fatto, ha cambiato la storia della cantina e della famiglia.

La tenuta si trova presso il comune di Alcamo, a confine con Monreale, ed è estesa circa 100 ettari: 68 ettari di vigna, circondati da 10 di bosco, 7 di uliveto e 12 di grano e seminativo. Patti Piccolo è un ecosistema intimamente mediterraneo che, ancora oggi, conserva un particolare equilibrio grazie all’approccio sostenibile, in biologico, nel coltivare la terra. Ma in questi suoli, fertili e sabbiosi, si coltiva la vite da oltre 300 anni.