fbpx

Blog

Home#nonsolovino_blogReport Vendemmia 2023

Report Vendemmia 2023

In casa Rallo, bianchisti con vigneti tra Alcamo e Marsala, la vendemmia 2023 è iniziata il 24 agosto, con una decina di giorni di ritardo rispetto la precedente ed è stata sicuramente una vendemmia fuori dall’ordinario, impegnativa ma di qualità. 

Di seguito i dettagli. 

Le temperature nei mesi freddi, da dicembre a fine febbraio, sono state nelle medie stagionali così come le precipitazioni intervenute.

Durante l’inverno la vigna ha riposato bene e tutte le operazioni agricole si sono svolte con regolarità. 

La situazione si è ribaltata in primavera specie nei mesi di maggio e giugno quando  si sono succeduti periodi freddi, piovosi, venti forti e in alcuni casi persino burrasca. 

La produzione ha subito una flessione tra il 15 e il 25%.

I vitigni che hanno subito maggior calo di produzione sono stati lo Zibibbo, per le uve a bacca bianca, e il Syrah, per quelle rosse, particella quest’ultima, centrata in pieno da una grandinata improvvisa di fine maggio. 

Le intense precipitazioni primaverili, di contro, hanno favorito un’ottimale dotazione idrica dei suoli che ha consentito alle viti di fronteggiare le elevatissime temperature del mese di luglio anche se nella tenuta di Pattipiccolo, ad Alcamo, è stato ugualmente necessario servirsi di un ulteriore irrigazione di soccorso.

La Sicilia nel 2023 ha visto un susseguirsi di condizioni climatiche estreme, dalle piogge torrenziali di maggio/giugno alle temperature roventi di luglio, poi gli incendi e la peronospora.

La vendemmia 2023 sarà ricordata come particolarmente complessa e travagliata, una vendemmia che ha chiesto una ancora più attenta e scrupolosa gestione agronomica per preservare la qualità delle uve che, grazie ad un intenso e meticoloso lavoro umano, sono arrivate al momento della raccolta in forma eccellente. 

Una vendemmia impegnativa, caratterizzata sopratutto dagli effetti dei cambiamenti climatici che hanno portato ad un calo della produzione delle uve ma con un risultato qualitativo buono, anche con punte di eccellenza: uve dalla grande intensità e concentrazione aromatica.
È proprio in queste annate così strane che occorre mettere in campo tutte le conoscenze tecniche e scientifiche, una vendemmia che riporta al centro dell’attenzione la figura umana, da chi ha lavorato sapientemente e con ostinazione giorno e notte, ai custodi della vigna, agli operai in Cantina.
A tutti loro, quest’anno più degli altri, va il nostro riconoscimento.

Tutte le uve prodotte sono coltivate in regime biologico. La certificazione bio è rilasciata dalla Bioagricert di Casalecchio di Reno (BO) con il numero operatore A55H.