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19 gennaio madonna della cava

La leggenda che avvolge la chiesa e la statuetta della Madonna della Cava di Marsala racconta che il sacerdote Leonardo Savina avesse ricevuto in sogno la visione della Vergine. La stessa gli avrebbe indicato un luogo in cui si trovava una sua immagine, nascosta sotto un grande masso.

Occorre ricordare che nella metà dell’ottavo secolo ebbe origine il movimento iconoclasta, secondo cui le immagini sacre non potevano essere oggetto di venerazione e rappresentazione; l’imperatore Leone III promulgò addirittura un editto in cui ordinava la distruzione in massa di tutte le immagini sacre.

La leggenda vuole che la statuetta della madonna della Cava, grande appena 18 centimetri, fosse stata nascosta sotto un grande masso proprio per sfuggire alla distruzione.

Padre Leonardo Savina fu il promotore degli scavi per il ritrovamento, scavi che durarono 4 anni. La Vergine fu ritrovata il 19 gennaio 1514 proprio nel luogo indicatogli in sogno.

Una volta trovata, si racconta, che la statua compì diversi miracoli e prodigiose guarigioni. Una tra tutte, ridiede udito e voce a Padre Savina che era sordomuto.

Come ringraziamento delle grazie ricevute, fu deciso di costruire una chiesa nel luogo del ritrovamento. I lavori ebbero inizio nei primi anni del 1600 ma l’edificio venne totalmente rifatto sotto forma di restauro nel diciannovesimo secolo.

Nel 1788 La Madonna della Cava venne proclamata Santa Patrona della Città di Marsala e ancora oggi, il 19 gennaio di ogni anno, viene festeggiata e portata in processione dall’intera cittadinanza.

L’11 maggio del 1943 Marsala venne bombardata. 

La chiesa venne rasa al suolo ma la statuetta venne ritrovata, ancora una volta, integra tra le macerie.

Oggi è possibile visitare la grotta e accedere alla stanza col pozzo in cui avvenne il ritrovamento dell’icona.