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il Perricone

Il Perricone è un vitigno autoctono siciliano a bacca nera; a fine Ottocento,  era per diffusione, il più importante vitigno a bacca rossa dell’isola e nelle province di Palermo e Trapani, era chiamato anche Pignatello. Secondo alcuni tale nome deriva dalle “pignatidare”, le terre rosse alluminose del trapanese, che venivano chiamate così perché impiegate per la fabbricazione delle pignatte da cucina. Questo riferimento all’argilla è importante, perché descrive una delle caratteristiche del Perricone, ossia la sua attitudine a trovarsi a proprio agio su terreni forti e argillosi, dove esprime in modo particolare la sua potenza e l’intensità del tannino. 

In una conferenza tenutasi a Tunisi, il professor Attilio Scienza ha dimostrato come il Perricone si sia evoluto a partire da uve aromatiche originarie dal Mediterraneo orientale che incrociatesi con un antenato del gaglioppo sono migrate fino in Sicilia, dando vita appunto al Perricone.

Tale vitigno ebbe una forte espansione per la produzione del marsala ruby ma nella prima metà del Novecento, quando il consumo di Marsala è andato progressivamente riducendosi, anche la sua coltivazione si è ridotta notevolmente. Nei primi anni del 900 si è aggiunta anche la piaga della fillossera che ne ha comportato il quasi totale abbondono, portando il Perricone ai margini del mondo Marsala e ad essere gradualmente sostituito da altre varietà. 

Il vitigno è di produttività medio-bassa, è molto resistente alla siccità. La sua maturazione avviene fra la fine di agosto e la fine di settembre. I grappoli sono di media grandezza, con forme cilindrico-coniche allungate e dotate di ali. Gli acini sono rotondi, dal colore molto scuro.

La coltivazione qualitativa del Perricone è iniziata in epoca recente, quando, con il rinascimento della Sicilia enologica si è dato slancio ai vitigni autoctoni e il Perricone è stato eletto come una delle varietà con cui dare nuova personalità alla viticoltura isolana.

Oggi la sua terra prediletta è la parte occidentale della Sicilia.

I vini Perricone in purezza hanno delle qualità organolettiche olfattive molto identificative del corredo territoriale. Il naso si presenta con grande personalità in una gamma speziata, dove ginepro e pepe nero sono alcune componenti. Equilibrati dai classici frutti rossi, penetranti nei profumi di marasca e confetture, prugne e ciliegie, e da tocchi vegetali. In bocca il vino si segnala per eleganza, con una base tannica solida e morbida, in un palato ampio dotato di un buon tenore alcolico e lunga persistenza.

Si accompagna ottimamente ai vegetali in zuppa, ai formaggi di carattere e alle carni rosse.

Noi di Rallo lo vinifichiamo in purezza dando vita al nostro Rujari.