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La saga dei Florio

Siamo negli anni della Bell’Epoque che vide una Palermo splendida in un periodo di pace e di benessere generale grazie a scoperte importanti e a progressi tecnologici. 
La famiglia Florio è stata il simbolo di quel periodo e della Sicilia tutta.  

Stefania Auci ne ha narrato la storia, le fortune e le disgrazie.
La storia dei Florio iniziò a Bagnara Calabra e proseguì a Palermo. 
Paolo Florio aveva diverse attività commerciali in Sicilia ed era l’unico a vendere un medicamento per la malaria, il chinino, che farà la sua fortuna. 
Dopo pochi anni Paolo Florio morì lasciando al fratello Ignazio suo figlio Vincenzo. Vincenzo, conosciuto come Senior, grazie agli studi fatti in Gran Bretagna ebbe una visione più moderna degli affari oltre a una fitta rete di relazioni importanti. Investì in diversi settori come quello del tabacco, del cotone e del vino Marsala che fu conosciuto in tutto il mondo.
Alla morte di Vincenzo, gli successe il figlio Ignazio Sr che con grande maestria accrebbe e potenziò il giro degli affari familiari. Acquistò le isole di Favignana e Formica e organizzò una grande tonnara con stabilimento conserviero, sperimentando un nuovo metodo di produzione. Gli ultimi due eredi della dinastia Florio furono Ignazio Jr che sposò Franca Jacona di San Giuliano e suo fratello Vincenzo.
Vantavano un impero che spaziava dalla chimica al vino, dal turismo all’industria del tonno. Nessuno poteva immaginare che questa famiglia agli inizi del 900 potesse andare in contro ad una sventura umana ed economica. La splendida vita dei coniugi Florio fu costellata di disgrazie familiari come la morte dei loro due figli. La loro situazione economica si fece sempre più grave. A determinare il crollo economico dei Florio è stato probabilmente un insieme di fattori, l’esposizione con le banche, l’impegno per la costruzione di 8 transatlantici, le leggi imposte dal governo Giolitti. Ignazio morì nel 1957 e il fratello Vincenzo lo raggiunse 2 anni dopo. In poco tempo un patrimonio che sembrava immenso sparì nel nulla.
Una famiglia che ha lasciato un segno, la cui storia è bene che venga conosciuta anche come monito. Nulla può di fronte al destino.