Riflessioni della sera
Uno dei momenti più rilassanti della sera estiva è ritrovarsi davanti la porta di ingresso, seduta in una delle due grandi poltrone da giardino, quando l’afa viene mitigata dall’umidità, e potere, con la dovuta calma, sfogliare un giornale. Ieri la mia attenzione è stata catturata da un articoletto, poche righe che facevano da spalla ad un testo più ampio e sviluppato: da marzo 2024 in Svezia saranno vietate le bottiglie di vetro pesanti.
La bottiglia di un vino non è solo un contenitore, ognuna ha la sua forma, colore, storia: è come una camicia, apparentemente “solo” un indumento eppure ne esistono di innumerevoli forme e colori. Quando in tanta libertà e varietà di scelta alcune persone decidono di indossare tutte una camicia della stessa identica foggia e colore, la loro non è mancanza di fantasia ma l’orgoglioso proposito dì far sapere agli altri che loro hanno un’idea che li accomuna.
E questa è una cosa che non ho mai capito.
Cosa c’entra un’idea che di solito abita la testa di una persona con il colore (o la forma) di un indumento?
Allo stesso modo come può il vino marsala, tanto per citarne uno, raccontare la sua storia se depauperato del suo abbigliamento?
Millemila individui non possono avere la stessa idea e nello stesso momento vestirsi come meglio pare a ognuno di loro?
N.b. Le camicie in foto sono tutte da stirare🫣
