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Vi presentiamo l’Evrò

A metà strada tra Palermo e Trapani, il paesaggio, collinare, è dominato ovunque da vigneti, disposti in filari, ordinati, ben coltivati, dai colori cangianti a seguire le stagioni. Distanti l’uno dall’altro i vari bagli, la tipica costruzione agricola locale, la cui funzione era quella di essere abitativa, deposito di raccolti e attrezzature, e all’occorrenza anche difensiva. 

Nell’agro alcamese ettari di vigneto, caratterizzati da un microclima favorevole, si adagiano su sinuose colline ed è questa, tra le altre, la terra dell’Insolia.

Ansonica, Inzolia o Insolia è probabilmente il più antico vitigno a bacca bianca, autoctono siciliano; l’ipotesi più accreditata, infatti, sostiene che dalla Sicilia, grazie a navi mercantili greche, tale uva, si sarebbe diffusa poi nelle altre regioni italiane.

L’Insolia in casa Rallo diventa Evrò, un vino bianco elegante, come la contessa Bianca di Evreux, ultima regina di Sicilia, cui è dedicato.

Un’insolia in purezza, coltivata in regime biologico nelle morbide colline alcamesi e vinificata nel baglio di Marsala, di cui l’enologo Fabrizio Vella apprezza in maniera particolare proprio quest’ultima vendemmia.

Si ritrova l’uva nel bicchiere, ci racconta soddisfatto. Le note delicate di fiori e frutta a polpa bianca sono marcatamente presenti eppure non invasive, un vino di carattere, fresco e di buona mineralità. Per questo anche di facile beva …praticamente il vino perfetto per l’estate!